O meglio alcune parole preferisco non usarle. Ci sono gesti che non possono avere un'altra voce: parlano da soli. In un frangente raccontano un'emozione, un amore o un dolore... I gesti bisbligliano poesie quando sono semplici, narrano le moltitudini di pensieri, muti al vento che non li porterà mai via... resteranno impressi lì, in quegli atti partoriti dal coraggio... fermi nel tempo che li ha visti fiorire attraverso la luce del cuore. Alcuni gesti pesano come un chicco di riso sulla bocca di una formica, sono faticosi ma non impossibili... Altri sono leggeri come il volo distratto di una farfalla, affascinanti... catturano l'attenzione e restano nella memoria. I miei gesti, quelli "importanti" hanno una voce profonda, che vibra dall'anima e si fa sentire solo da chi è capace di riconoscerla... Molti sono i gesti che ho regalato, ognuno preso dallo scrigno della mia umiltà... alcuni fatti in sordina, lasciati alla corrente per essere presi da chi ne avrebbe riconosciuto la maternità. Con i gesti riesco a parlare e a tirar fuori quello che con le parole non riuscirei mai a dire... con i gesti, io... dico parole importanti.
-M. Ayukawa-©










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